Il Decalogo del Bellessere

Il Decalogo del BellessereBellessere Possiamo intendere per Bellessere la speranza di benessere, ed è legato al futuro ed alla bellezza, alla possibilità di inventarli. Non c'è futuro senza gruppo, e non c'è gruppo senza futuro.

Il bellessere si riferisce alla bellezza ed al futuroFUTURO Il cambiamento soggettivo è il passaggio da uno stato all’altro, può essere caratterizzato da un salto logico, uno spostamento, una trasformazione o da una cesura o “rottura” con il passato, ed a volte le manifestazioni pratiche del cambiamento possono apparire illogiche o paradossali. Cambiare significa per il soggetto lasciare le certezze e le sicurezze abituali per sperimentare una nuova situazione, che normalmente appare meno certa e non ancora abituale. il benessereBenessere Per benessere intendiamo la possibilità e la capacità di esprimere e di esprimersi, cioè di colorare di sé il mondo in cui si vive. La base del benessere è l'autostima. Inventare si riferisce alla bontà ed al passato. Insieme si basano sui seguenti concetti:

Introduzione

1. È meglio stare bene che stare male

2.In compagnia si sta meglio che da soli

3.Il malessere esiste e lo si scopre. il benessere non esiste e lo si inventa

4. È più complesso vivere nel benessere che nel malessere

5.Ognuno vuole stare bene a modo suo ci sono sempre meno feste comandate

6.Le cose che piacciono si fanno meglio delle cose che non piacciono

7.Di solito è più piacevole pensare al futuro che al passato

8.Non c’è gruppo senza futuro e non c’è futuro senza gruppo

9.Molto spesso la bellezza (promessa-speranza di benessere) precede la bontà (valutazione di benessere)

10.Non si sta mai bene o male, ma solo meglio o peggio

+11. La speranza di benessere è già benessere, cioè bellessere

Conclusione

Bellessere?

In nessun campo gli uomini hanno messo tanto impegno come nella ricerca di benessereche hanno chiamato in molti modi.

Lo hanno ricercato direttamente e lo hanno chiamato piacere.

Lo hanno vietato, rendendo più raro scarnificandolo, se considerato abbondante per poterlo meglio godere lo hanno organizzato, programmandolo, imponendolo, desiderandolo e lo hanno chiamato lavoro, organizzazione.

Lo hanno costantemente cercato

Come oggettivo, stabile, collettivo, società e lo hanno chiamato legge, struttura, istituzione, stato lo hanno percepito come sentimento e lo hanno chiamato soggettività.

Lo hanno sempre sperato raggiungibile come desiderio ed irraggiungibile come bisogno.

Tutto insieme lo hanno chiamato politica.

Lo hanno rifiutato e temuto chiamandolo privilegio e colpa.

Lo hanno raggiunto e lo hanno chiamato successo.

La ricerca del benessere è giunta così.

Alla portata degli uomini di oggi da poco usciti dalla proibizione di essere felici ed hanno ottenuto il permesso di stare bene ed avendo decriminalizzato il benessere hanno bisogno (desiderio?) di esperti in benessere per eliminare il bisogno di fare guerre ed evitare il desiderio di godere il benessere servono perciò specifici consulenti, animatori, stimolatori, moderatori insomma, costruttori di benessere.

Queste professionalità sono oggi scarse e perciò devono essere considerate prioritarie e raggruppate nella parola bellessere cioè, speranza di benessere futuro.

Enzo Spaltro