Essere uno studente di UP significa investire sul proprio sviluppo, innanzitutto per “stare bene” e per apprendere specifiche capacità: esprimersi, costruire belle relazioni, lavorare con gli altri, aumentare l’orizzonte temporale La progettazione del proprio futuro bella ha a che fare con il concetto del tempo, sia in termini di “cronos”, cioè lo scorrere del tempo/minuti ( cioè una struttura quantitativa) sia in termini di “kairos” cioè la natura qualitativa, l’abilità di fare la cosa giusta al momento opportuno. L’orizzonte temporale è in un certo senso il periodo di tempo che soggettivamente ci diamo per ottenere o raggiungere uno “stato” diverso dall’attuale. e la capacità di progettare il proprio futuro Il cambiamento soggettivo è il passaggio da uno stato all’altro, può essere caratterizzato da un salto logico, uno spostamento, una trasformazione o da una cesura o “rottura” con il passato, ed a volte le manifestazioni pratiche del cambiamento possono apparire illogiche o paradossali. Cambiare significa per il soggetto lasciare le certezze e le sicurezze abituali per sperimentare una nuova situazione, che normalmente appare meno certa e non ancora abituale..
Studenti e docenti, in UP, escono dai ruoli tradizionali modificando il confine tra insegnare ed imparare. L’apprendimento in UP non ha una dimensione lineare, è pensato come un processo circolare costruito nello scambio e in una relazione paritaria, ovvero nell’apprendimento reciproco: per questo parliamo di nuova didattica, che scompone e ricompone costantemente le dimensioni dell’insegnamento e dell’apprendimento, su basi innovative.
Anche dal punto di vista dell’appartenenza a gruppi e categorie sociali e professionali, i discenti, come gli insegnanti, appartengono ad ambienti diversissimi, e si mescolano e si fondono in un’unica comunità di apprendimento.
Troviamo tra i discenti docenti universitari, liberi professionisti, dirigenti e quadri aziendali, consulenti, formatori, psicologi e…curiosi di sé e dell’altro.